sabato 8 novembre 2008

L'eco della marea

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Percorso di teatro sensoriale interattivo allestito nel faro di Rimini, 2006 e 2007.

"Quando ti metterai in viaggio per Itaca, devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze. I Lestrigoni o i Ciclopi e la furia di Nettuno non temere... se non li porti dentro, se l'anima non te li mette contro, se il pensiero resta alto e un sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo... Sempre devi avere in mente Itaca... soprattutto non affrettare il viaggio..." (tratto da Itaca di Kavafis).

Se partiamo dal presupposto che il Mediterraneo non esiste e che è invece un mare interiore che ciascuno di noi deve navigare ogni giorno, allora dobbiamo metterci in viaggio verso quel luogo della mente che si esprime attraverso il mare, per raggiungere la nostra isola sconosciuta.
Il mare non si ferma mai è in continua evoluzione come la coscienza, esso si identifica nel divenire. Le emozioni sono onde nelle quali ci si deve tuffare per poter continuare il viaggio, nostro percorso di vita. Non si deve temere né la tempesta, né il naufragio, fanno parte dell'esperienza, del cambiamento, dell'evoluzione. Bisogna augurarsi di incontrare i mostri che popolano questo mare per il piacere di essere ammaliati dal canto delle Sirene, ma allo stesso tempo mantenere salde le proprie orecchie e seguire l'intuizione magica o divina per non cadere nella trappola di buttare l'ancora della propria navigazione.


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