giovedì 15 ottobre 2009

Feri-ae: tempo sacro e tempo profano

Spettacolo di teatro sensoriale interattivo realizzato tramite un laboratorio a Serra De' Conti (AN) per NotteNera09 e replicato durante MalaFesta (Santarcangelo).
22 agosto 2009 NotteNera, Serra De’ Conti (AN) www.nottenera.it
29 e 30 agosto 2009 MalaFesta, Santarcangelo di Romagna (RN) www.malafesta.it

ideazione e regia Teatro di SensAzioni - Samantha Turci e Maria Costantini

I partecipanti al laboratorio di realizzazione del percorso e abitanti del percorso:
Agnese Barucca, Silvia Bonetti, Ludovica Di Brigida, Veronique Creddo, Giacomo Garaffoni, Gianni Paglierani, Giulia Pelone, Michela Prioli, assieme a Maria Costantini e Samantha Turci.

Suono Andrea Comandini. Costumi Veronique Creddo.

FESTA. Dal latino festum e dall’aggettivo sostantivo dies festus (giorno di festa), il termine indica “gioia pubblica, giubilo, baldoria”.
Con la stessa valenza veniva utilizzato feri-ae come “astinenza dal lavoro in onore degli dèi”.
Le feste erano giorni destinati alla celebrazione di ricorrenze di carattere religioso in cui si manifestava la separazione tra «tempo sacro» e «tempo profano».
La loro frequente coincidenza con eventi astronomici o con momenti del ciclo agrario ne rivela il più antico significato rituale, di carattere magico.

In Feri-ae il concetto di sacro e quello di profano si intrecciano su diversi livelli: il percorso sensoriale indaga infatti il tempo della festa, intesa come momento che si contrappone al quotidiano, ma al contempo ne promuove le dinamiche; come chiassoso strumento del non-pensiero, e insieme di consapevolezza. Allo stesso modo le grotte tufacee, che accolgono e accompagnano i viaggiatori-spettatori nel loro percorso, sono nate come luogo sacro per eccellenza, basiliche paleocristiane e in seguito santuari del culto misterico del dio Mitra. Oggi, invece, la maggior parte di quelle presenti nel centro storico di Santarcangelo svolge il ruolo apparentemente più prosaico, ma non necessariamente meno sacro, di cantine per la conservazione del vino.

Foto di Francesca Morri (Santarcangelo)