martedì 23 marzo 2010

FOTO Feri-ae c/o San Romano

Foto dello spettacolo Feri-ae di Alessio Cavallucci
presso Altri Palcoscenici – San Romano (FC) – Rassegna Domande e Risposte a cura di Aidoru Associazione

Esiste una festa che invece di bruciare, costruisce? 10 spettatori e un viaggio fisico, interiore: Feri-ae è un ritorno all’immaginario collettivo e primitivo, un’esperienza dove confondere i piani per non subire le emozioni ma sentirle attraverso i sensi.

Suono: Andrea Comandini Costumi: Veronique Creddo
Con Silvia Bonetti, Ludovica Di Brigida, Maria Costantini, Giacomo Garaffoni, Sabina Laghi, Simona Matteini/Ilaria Ricchi, Giulia Pelone, Michela Prioli, Samantha Turci, Armando

Feri-ae è una residenza NotteNera09 in collaborazione con MalaFesta09


lunedì 1 marzo 2010

Feri-ae c/o Montescudo e San Romano

FERI-AE: tempo sacro e tempo profano

Esiste una festa che invece di bruciare, costruisce? 10 spettatori e un viaggio fisico, interiore: Feri-ae è un ritorno all’immaginario collettivo e primitivo, un’esperienza dove confondere i piani per non subire le emozioni ma sentirle attraverso i sensi.

ingressi di 6 gruppi da 8/10 persone (1 gruppo ogni mezz'ora) posti limitati, prenotazione consigliata

MONTESCUDO (RIMINI) 12 e 14 marzo 2010
venerdì 12 dalle 19.30 alle 22.30
domenica 14 dalle 17.00 alle 20.00
presso Teatro Rosaspina rassegna Oltremisura
info e prenotazioni 347 5267727 - 347 5838040 - lattoscuro@yahoo.it
facebook Oltremisura Teatro Rosaspina Montescudo

SAN ROMANO-MERCATO SARACENO (FC) 20 e 21 marzo 2010
dalle 18.30 alle 21.00,
presso Pala Band di San Romano rassegna Altri Palcoscenici-Domande e Risposte curata da Aidoru Associazione
info e prenotazioni 347 7748822 - info@itinerariofestival.it - www.aidoruassociazione.com




FERI-AE: tempo sacro e tempo profano

Ideazione, regia, realizzazione e luci: Teatro di SensAzioni - Samantha Turci e Maria Costantini
Suono: Andrea Comandini
Costumi: Veronique Creddo
Feri-ae è una residenza NotteNera09 in collaborazione con MalaFesta09


10 spettatori e un teatro che non si guarda ma si vive.
Un viaggio per gli spettatori-viaggiatori attraverso un percorso che si snoda tra sacro e profano, dentro una festa nel senso latino di festum, come gioia pubblica, baldoria.
Un mondo da sperimentare grazie ai cinque sensi.
Gli spettatori vivono un’esperienza che non è definita ma viene modellata, resa unica e irripetibile dall’interazione tra attori e pubblico.
10 percorsi differenti e le stesse domande: esiste una festa che invece di bruciare, costruisce?
È possibile pensare ad una festa che invece di cercare la trasgressione punti alla consapevolezza e sfugga ai legami con la mercificazione e il commercio? Si può pensare a qualcosa che si allontani dalla ripetizione imposta di schemi culturali, che sia trasversale tra le culture e possa essere luogo di scambio? Che legame c'è tra festa e identità?
Tante domande attraverso le quali ciascuno, che sia abitante o viaggiatore, crea un suo mondo possibile.
Feri-ae è un tempo e un luogo di passaggio, alla ricerca del carattere magico, del significato rituale: lo spettatore vive la festa, la rende possibile, si muove dentro un intervallo temporale che è straordinario e in contrapposizione al quotidiano, altalenando tra azione e memoria, tra arti plastiche e linguaggio dei sensi, tra corpo e spazio, tra gioco e rito.
Un viaggio fisico e interiore, un ritorno all’immaginario collettivo e primitivo, un’esperienza dove confondere i piani per permettere al pubblico di non subire le emozioni ma di tornare a sentirle attraverso i sensi. (testo di Francesca d'Apolito)